Presentazione
Questa sezione del Bollettino telematico di filosofia politica è dedicata alla sperimentazione della revisione paritaria aperta. La lista degli articoli offerti alla revisione paritaria è visibile qui.
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Gli autori che desiderano sperimentare la revisione paritaria aperta sono invitati a consultare la sezione dedicata del nostro sito principale.
La nostra disciplina sulla privacy è visibile in questa pagina.
Recent Comments in this Document
24 Agosto 2019 at 17:36
Il testo è stato presentato e commentato nel sito principale del “Bollettino telematico di filosofia politica”, qui.
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3 Novembre 2018 at 10:41
Ora il testo è visibile qui.
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29 Maggio 2018 at 19:12
Ho tolto dalla domanda 5 la menzione di SSRN perché, essendo stato acquistato da un oligopolista dell’editoria scientifica, non può più essere paragonato, nemmeno vagamente, a una biblioteca pubblica.
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7 Febbraio 2018 at 10:04
Un ipertesto esplicativo è ora visibile qui.
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8 Dicembre 2017 at 14:03
Nell’umanità, però, l’operare dello spirito può progredire solo in quanto co-operare, ovvero quando il successo dell’attività dell’uno non supplisce semplicemente a ciò che manca all’altro, ma ingenera in lui entusiasmo, così da far venire alla luce quella forza universale e originaria che s’irradia negli individui solo in modo particolare o derivato. Per questo motivo, l’organizzazione interna di questi istituti deve creare e conservare una cooperazione ininterrotta…
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20 Novembre 2017 at 19:57
Una brevissima sintesi del testo può essere letta qui.
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7 Luglio 2017 at 09:30
Alessandro Bellavista in Munus, “Rivista giuridica dei servizi pubblici”, fasc. 3, 2016, analizza nel dettaglio gli incubi giuridici consequenziali alla valutazione di stato per quanto concerne il reclutamento universitario. Il testo integrale dell’articolo è visibile qui.
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12 Maggio 2017 at 01:03
Questo testo è stato segnalato e discusso su Roars, qui.
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12 Maggio 2017 at 01:03
Questo testo è stato segnalato e discusso su Roars, qui.
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2 Maggio 2013 at 02:28
Solo due anni dopo il Detto comune, citato dall’autore per assimilare la posizione di Kant a quella di Locke, la Pace perpetua passa da una posizione liberale a una democratica, che da voce in capitolo a tutto il popolo nello stato, e non più solo a coloro che sono proprietari dei mezzi di produzione (gli indipendenti del Detto comune).
Questo passaggio così brusco dovrebbe indurre a chiedersi se Kant, con la limitazione del diritto di voto del 1793, stesse effettivamente costruendo, ancora una volta, un modello di stato fondato sull’impolitico, o non tentasse piuttosto di ammettere allo stato – per non farne un concetto vuoto – un’approssimazione empirica di un uomo capace di autodeterminazione politica. Salvo rendersi conto, soltanto due anni dopo, che proprio questa approssimazione empirica rischiava di ridurre lo stato a un impoliticissimo affare di famiglie che decidono per gli altri sulla pace e sulla guerra.
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